giovedì 4 settembre 2014

blu bianco


2 commenti:

  1. Celestino aveva il blues nel sangue e una donna nel cuore, non nel senso che l'amasse, perchè tutto quello che in cuor suo aveva sempre voluto era calarsi nei panni di una bionda, ma viveva in uno di quei borghi selvaggi leopardiani che
    sono vintage nei gg della teoria delle stringhe, ma dannatamente scomodi se odi quella barbetta bluastra che vedi nello specchio e vorresti dominare il mondo da un tacco tredici. La mamma ed il papà di Celestino, tutti e due, avevamo qualcosa degli allenatori della serie B anni sessanta, mascella quadra e grammatica e sintassi a piacere, se ti piace l'abuso dell'anacoluto e la totale assenza del congiuntivo. Non era nemmeno il caso di confidarsi con loro e confessare qualcosa che in cuor loro, un cuore macho tutti e due , già sapevano dai gg in cui Cele danzava leggero siccome un angelo al suono di un tango da balera, fuori dalla balera, fuori dalla vita.
    Fu al fiume che incontro Dolores Tempura , un trans-former brasilliano, combo di Mazinga e Zorro, che praticava una combo di capoeira e burlesque x villici che capivano solo la caponata.
    Dolores le spiegò che i sogni muoiono all'alba solo se non si passa il crepuscolo a sognare di spiegare le ali e volare.
    Celestino lasciò una lettera ai genitori, scritta in un italiano impeccabile che riuscirono comunque a decifrare con la forza dell'amore, e partì con il suo nuovo mentuto mentore. In breve fu Bianca dai capelli blu. Adoro il lieto fine.

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    1. sempre nei pressi dei fiumi si incontrano le persone importanti della vita. A me accadde di trovarla vicinissimo all'oceano, ma questa e' un altra storia

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